I COLORI DELL' ACQUA

the colors of water

20.04 - 12.05.2024 laigueglia (SV)


PERCORSO '900                  Mostra monografica

MONOGRAPHIC art EXHIBITION

27.10 - 05.11.2023 SALÒ (BS)


finissage con letture delle poesie di ermanno Krumm, figlio di edoardo



Isa Krumm con Serena Uberti, Gallerista de Il Salòttino e voce del video di presentazione della mostra
Isa Krumm con Serena Uberti, Gallerista de Il Salòttino e voce del video di presentazione della mostra

MOSTRA ANTOLOGICA 2023

i mondi paralleli di edoardo krumm

Salò (BS) Lago di Garda

Isa Krumm e Marzio Mori (Perito Belle Arti di Perugia, Restauratore)
Isa Krumm e Marzio Mori (Perito Belle Arti di Perugia, Restauratore)


Della modernità accettava sintesi, deformazione e non finito. "Disegno, disegno, disegno": non l'avrebbe mai abbandonato. Neppure la forma verso la quale finiva sempre col tornare, raffigurando ciò che gli era più congeniale: ballerine, cavalli, maternità e paesaggi. Gli suggerivo di andare oltre, di fare dell'astrazione un terreno di prova per la sua mano e la sua passione. E lui creava MONDI PARALLELI, oggetti di invenzione pieni di materia, ombre, luci, piani, senza vacui giochi di colori.       

 

Il figlio                                          

Ermanno Krumm, dalla raccolta di poesie “RESPIRO”                                                                                                                                                                                             

Si apre così la mostra antologica a Salò, Lago di Garda, con una vasta raccolta di opere eseguite in un quarantennio di attività artistica di Edoardo Krumm, del quale ricorre proprio quest’anno il trentennale della morte.                                                                                                                                                                                                              "Krumm si avvia nel suo percorso dell’arte partendo dall’Accademia di Brera sotto la guida sapiente del Palanti e del Campestrini, i quali propongono una pittura accademica di impronta realistica che si riallaccia a quel “ritorno all’ordine” in netta antitesi con le varie correnti che, sull’onda del dinamismo tecnologico della Roma del ventennio, sfociavano nella arte futurista, nell’aeropittura e poi nell’avanguardia. Questa base tradizionalista permetterà a Krumm di addentrarsi successivamente nelle varie tematiche caratteristiche del ‘900 da lui affrontate. Il dipinto “Corpi sinuosi” riassume in sé sia “Les demoiselles d’Avignon” di Picasso, sia le “Bagnanti” di Cézanne riunendo in una felice sintesi elementi cubisti ed impressionisti, ed è rappresentativo del grande impegno di Krumm nello studio dei grandi maestri. L’astrattismo, tappa obbligata degli artisti del Novecento, è utilizzato ancora una volta per comprendere lo spazio ed i volumi, descritti per mezzo del colore. Non è un caso che, in alcuni esempi, ritroviamo nell’astratto prefigurazioni di realismo. I temi dell’alienazione della società post-industriale affrontata con toni più cupi, passando per la serie delle botteghe e dei mestieri dove la luce si fa più accentuata, fino agli idilli delle campagne dove compaiono figure intente nei loro impegni quotidiani, ora compiuti mediante toni più luminosi, ci suggeriscono un ritorno alla semplicità della vita mediante la manualità e la natura. Quello che accomuna ogni sua opera è la ricerca dell’interiorità dell’uomo rapportata al contesto sociale, lavorativo e all’ambiente domestico in cui vive. C’è qualcosa di profondamente spirituale nella sua opera. Aldilà delle innumerevoli sollecitazioni che il ‘900 offriva, e che lui ha in parte indagato, è sempre presente in lui la ricerca che conduce nel profondo dell’essere umano. Questa ricerca sfocia anche nella produzione religiosa per le chiese.  Non affronta il mestiere aderendo a qualsivoglia manifesto d’intenti modernista, ma preferisce adottare un modo di sentire trasversale che non lo contamina in un senso piuttosto che in un altro. Un modo di percepire, leggere ed interpretare il quotidiano attingendo all’esperienza realistica, ma attraverso uno stile di durezza espressiva ed un’iconografia semplice: quella della figura umana che Krumm rende solenne. Anche gli oggetti della vita quotidiana diventano evocativi della condizione umana. Un elmo da minatore in un ambiente scarno e cupo ci rivela la dura fatica del lavoro in miniera, ma in quel momento l’elmo giace sul piano e l’uomo è libero dal fardello. Gli oggetti divengono dunque sintomo dell’essere umano. Il suo stile sembra accennato, perché Krumm affida al colore ed alla forma di descrivere lo stato d’animo. E direi che non è un caso la sua provenienza torinese, in quella città dove Felice Casorati aveva in precedenza contagiato i circoli culturali ed intellettuali, ed aveva aperto il suo studio ai giovani artisti, proponendo il suo concetto definito poi realismo magico, dove il colore e i volumi suggeriscono e fissano nel tempo un esatto stato d’animo, rendendolo solenne, monumentale. Dove la ricerca non è verso l’espressione di una figura, quanto verso l’impressione, verso il valore della forma, utilizzando il colore e la luce per definirne la plasticità e sottolineare la condizione di ciò che si va a rappresentare. Krumm va un po’ oltre aggiungendo alla solennità monumentale di quell’istante, una sorta di dinamismo che riconduce il rappresentato ad una forma di energia vitale la quale, però, non risulta mai frenetica, ma ponderata ai semplici gesti dell’istante che raffigura".                                                                                                                                                                   

Saggio critico di Marzio Mori


PRESENTAZIONE

Isa Krumm e Marzio Mori - 29.04.23

Introduzione di ISA KRUMM


Saggio critico di MARZIO MORI



LETTURE dalla raccolta di poesie "RESPIRO" di Ermanno Krumm.

Musica e recitazione: Luca alla tastiera, Stefano voce